Voglia di un viaggio on the road tra spiagge e storia? La Sardegna meridionale ha un fascino selvaggio e una strada perfetta. È Sulcitana, la statale che da da Cagliari punta dritta a ovest della punta più a sud dell’isola. Noi di Trovaspiagge vi proponiamo un itinerariosulla ss195 tra spiagge selvagge, archeologia, miniere e ovviamente buon cibo.

Spiaggia Poetto di Cagliari - Sardegna
https://www.sardegnaturismo.it/sites/default/files/galleria/ssk_92405665_cagliari_veduta_dalla_sella_del_diavolo_elisa_locci_rsz.jpg

Cagliari

Cagliari, capoluogo della sardegna, è una città spesso sottovalutata, mentre invece ha un fascino antico, e vale la pena passare un po’ di tempo tra le sue strade di pietra, scoprirne il ritmo lento. Per ammirare la vista spettacolare sul Golfo degli Angeli, dirigetevi verso il quartiere medievale di Castello, sul punto più alto della collina, e percorrete il bastione di Saint Remy, da dove si vede il mare. La vista spazia dal porto alla Sella del diavolo e il Poetto, che è la spiaggia cittadina. Stampace è uno dei quartieri storici da non perdere. con l’Anfiteatro romano e la chiesa di sant’efisio. Se potete, dedicate qualche ora alla visita del museo Archeologico e il Santuario della Bonaria. Scendete fino al marina per ammirare il vecchio borgo di pescatori, pieno di locali e bottegucce, dove merita una visita la chiesa di Sant’Eulalia.Uscendo da Cagliari visitate il Parco Molentargius per ammirare i fenicotteri rosa. Voglia di un tuffo al mare? Scopri tutte le spiagge vicino a Cagliari.

Cosa assaggiare?

Per cominciare degnamente il viaggio, un primo piatto: la fregola con le cozze.

 

Capoterra

Capoterra è una cittadina che dista appena 17 chilometri da Cagliari, conosciuta per la bellezza della natura che la circonda: i boschi della Riserva Naturale di Monte Arcosu, le spiagge e soprattutto lo stagno  sul quale nidificano diversi tipi di uccello come il fenicottero, l’airone e il germano reale, che è stato recuperato e valorizzato grazie al progetto presentato dai Comuni di Capoterra, Cagliari, Assemini ed Elmas e finanziato dall’Unione Europea.

Merita in questa zona una deviazione per visitare la la miniera di San Leone, che fa parte del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna. La presenza delle miniere di ferro in questa zona ha determinato la storia dell’isola tra la fine dell’ottocento e la prima metà del novecento, e ora rimane nelle tracce di archeologia industriale e nella prima strada ferrata dell’Isola, di ben 15 km!

Pula

Cittadina di originie medievale, Pula è divenuta negli anni una meta turistica di grande spicco. Il centro del paese, con le sue stradine caratteristiche, si sviluppa attorno alla Piazza del Popolo, animata da bar e ristoranti. Nei dintorni si trovano le spiagge bianche di Santa Margherita, con le calette di Cala d’Ostia e Cala Verde, e Su Gunventeddu. Poco distante c’è Nora, famosa i resti nuragici e la chiesa di Sant’Efisio, dove,ogni anno, il 2 maggio, si svolge la processione più lunga della tradizione cattolica, con  il simulacro del santo che dal capoluogo raggiunge il luogo del suo martirio, proprio davanti alla spiaggia.

Cosa assaggiare?

Sul fronte gastronomico, non perdete l’occasione di gustare il tipico cous cous di Santa Margherita,  piatto arabo importato dai siculo-tunisini dopo la riforma agraria del dopoguerra, e cucinato in mille modi.

Spiagge Chia - Su Giudeu - Sardegna
https://www.sardegnaturismo.it/sites/default/files/galleria/ssk_169628372_chia_su_giudeu_marmo81_rsz.jpg

Chia

Chia è stata un importante centro fenicio e poi romano col nome di Bithia. Nel XVIII la corona di Spagna fece costruire  in questa insenatura una delle tante Torri costiere contro le incursioni dei corsari barbareschi che caratterizzano la costa sarda. Dalla torre, che domina il litorale, si accede ad una lunga lingua di sabbia intervallata da piccole insenature con un mare verde smeraldo. Percorrendo la costa verso ovest, si attraversano le spiagge di Sa Tuerra, Porto Campana, Spiaggia de su Sali, e forse la più bella: la spiaggia di Su Giudeu, una lunga distesa di candida sabbia circondata da alte dune ricoperte di ginepri secolari. A breve distanza dalla riva si trovaun isolotto facilmente raggiungibile.
Nella parte più occidentale di questo tratto di costa si trova la spiaggia di Cala Cipolla. Raggiungibile solo a piedi, si estende in una piccola insenatura riparata e racchiusa da un promontorio roccioso che la separa dal litorale più esteso. Da Cala Cipolla un panoramico sentiero permette di raggiungere il Faro di Capo Spartivento, dalla cui sommità si domina l’intera costa meridionale del Sulcis.

Teulada

Teulada è rimasta per anni un po’ fuori dai circuiti turistici, ma ora sta recuperando. Qui si sentono molto le influenze spagnole della dominazione aragonese. Il costume tipico maschile, indossato in occasione delle manifestazioni, prevede un sombrero grigio, una giacca modello bolero, camicia a collo largoe i pantaloni larghi sino al polpaccio. Non perdete l’occasione di fare un giro tra mercati e negozi di artigianato. Qui è rinomata la lavorazione della ceramica, del sughero e della pelle, ma Teulada è conosciuta soprattutto per la tessitura e il ricamo. Proprio qui infatti è stata inventata una particolare tecnica chiamata “Punto Teulada”.

Fate una gita in barca, tra Isola Rossa e Capo Teulada che si affaccia sull’Africa. Tantissime le spiagge, ma noi vi consigliamo  Piscinnì con le sue cale costellate di rocce, e quella di Tuerredda, immersa nella macchia mediterranea, con i ginepri che arrivano quasi sulla battigia.

Spiaggia La Bobba, Carloforte, Isola San Pietro, Sardegna
https://altrasardegna.it/wp-content/uploads/2016/07/spiaggialabobba.jpg

Isola di San Pietro

L’isola di San Pietro, di origine vulcanica, presenta una costa frstagliata, su cui si alternano calette sabbiose e alte scogliere che nella zona a nord ovest raggiungono anche i 150 metri. L’ unico centro abitato, Carloforte, si trova nell’entroterra, immerso nella macchia mediterranea. Il paesino fu fondato da una colonia di pescatori liguri nel 1736, e questa origini si sente ancora nel dialetto e in alcune tradizioni.  Una delle spiagge più belle dell’isola di San Pietro è La Bobba, una lingua di sabbia bianchissima delimitata da una rigogliosa vegetazione mediterranea. Il mare è turchese e limpidissimo. Lungo il versante occidentale dell’isola c’è una bella spiaggia di ciottoli, Cala Fico, perfetta per fare snorkeling e birdwatching . Sempre nella parte ovest dell’isola si trova  La Caletta o Cala dello Spalmatore, una baia di sabbia bianca delimitata da rocce  perfetta per surf e windsurf. Un luogo particolarmente suggestivo, perfetto per gli amanti di birdwatching e di fotografia naturalistica, sono le Saline, habitat naturale di diverse specie di volatili, tra cui i fenicotteri rosa.

Cosa assaggiare?

La cucina di Carloforte è molto particolare, perché è un misto di tradizioni liguri e sarde, passando per la Spagna e il mondo arabo. Il cascà è la versione locale del cuscus, ma poi ci sono il pastissu (fatto con maccheroni locali), la bobba, una minestra di fave, o una farinata di ceci. A Carloforte la tradizione gastronomica prevede poi la presenza fissa di acciughe, polipo,  stoccafisso ma soprattutto tonno, che qui è sopraffino.

Spiaggia di Masua, Sant'Antioco - Sardegna
https://img.fotocommunity.com/la-spiaggia-di-masua-con-vista-pan-di-zucchero-1ce63e6f-8e5d-48f0-aa90-5e1514350ee0.jpg?height=1080

Sant’Antioco

Insieme all’isola di San Pietro, l‘isola di Sant’Antioco  forma l’arcipelago del Sulcis. Collegata alla terraferma da un sottile istmo di terra e da un ponte,  ha una superficie di circa 100 chilometri quadrati, e i suoi centri abitati, Sant’Antioco e Calasetta, sono tra le mete turistiche più gettonate di tutto il Sulcis. Sant’Antioco ospita importanti musei e siti archeologici, tra cui il tophet fenicio e la necropoli Punica. Calasetta, invece, è un villaggio di pescatori fondato nel 1700 che ha mantenuto intatto il suo fascino. Sull’isola è possibile visitare diversi resti nuragici, la domu de Janas di Tupei, i menhir di sa Mongia e su Para, la tomba di Giganti su Niu ‘e su Crobu, il nuraghe s’Ega de Marteddu. Se siete curiosi della storia dell’isola non mancate di visitare visita al Museo Archeologico Ferruccio Barreca10 (MAB) nella città di Sant’Antioco.

Tra le spiagge più belle della costa ovest: Spiaggia di Sottotorre, perfetta per chi ama la comodità; La Salina con finissima sabbia grigio-chiaro, Spiaggia Grande  amata dai surfisti; e Cala Lunga e Cala Tuffi, più piccole e incastonate tra pareti rocciose. Spostandosi invece sulla costa est le spiagge più belle che si incontrano sono: Portixeddu,  una spiaggia di ciottoli immersa in una zona dalla fittissima vegetazione mediterranea; Spiaggia di Maladroxia,famosa per le acque termali che sgorgano dai suoi fondali; S’Ega De Is Tirias, spiaggia solitaria, nella punta meridionale dell’isola e Cala Sapone, resa ancora più suggestiva dai resti di una tonnara ottocentesca.